Verso un sindacato dei target

Le notizie sui giornali, si sa, sono confezionate perché piacciano al pubblico individuato dagli inserzionisti. Si individua un target pubblicitario, e poi si fa l’informazione che si presuma interessi a quel "target". Perciò, ciò che è scritto su un giornale mostra ai lettori cosa succede nel mondo tanto quanto mostra al mondo (del marketing) chi sono i lettori del giornale.

Perciò, quando ho letto di Putin che spara a una tigre nella foresta siberiana e salva una troupe televisiva – a prescindere dalla messinscena – mi sono interrogato parecchio. Non è semplice propaganda, come quella di Mussolini mietitore a torso nudo. Va oltre. E’ come se Mussolini avesse fatto la Salerno-Reggio Calabria in mietitrebbia su una ruota sola: roba surreale, da chiedersi che abbiano in testa gli uomini potenti di oggi, che droghe usino nel tempo libero, se di notte non si travestano da Superman per spaventare le vecchiette.

Gli inserzionisti chi sono: editori di manga o pusher di LSD? Mi sono un po’ sentito un po’ offeso, nella mia identità di "target". Io, comunque, quella notizia sono andato a leggerla. Chi ha ragione, allora?

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Un Commento

  1. simone
    Pubblicato il 3 Settembre 2008 alle 9:38 pm | Permalink

    Colpendo allo stomaco la nostra sensibilità ecologista e in fondo in fondo un po’ animalista, criminalizza Putin che salva una colpevole troupe (che ci faceva una troupe in mezzo alla foresta, disturbando l’equilibrio ecosistemico? chiaro che se la sono andati a cercare) uccidendo una tigre innocente.
    In fondo è la metafora di ciò che è accaduto in Georgia.
    Lui è un gran duro, un pusher che non ha bisogno del pitt bull.

    Che merce ci hanno venduto?
    Un mattoncino di ideologia per gli anni a venire, che saranno freddi.
    Ma tanto il calore Obama ci salverà, e salverà tutte le tigri del mondo.