Il bombardamento israeliano di una scuola dell’Onu piena di rifugiati palestinesi aveva trovato persino degli avvocati difensori che l’avevano buttata un po’ in caciara: sono morti civili, certo, ma solo perché Hamas li usava per coprire i mortai nascosti nell’ex-scuola, documentati persino da fotografie. Oggi il quotidiano israeliano Haaretz pubblica l’ammissione di colpa da parte dell’esercito israeliano: dall’ex-scuola nessuno sparava e le foto diffuse dall’esercito in realtà risalivano al 2007.