Voglia di normalità
Il dalemiano che lavora per la Polverini sta rispolverando i classici del repertorio. Emma Bonino adesso ci crede davvero.
Farsi riconoscere all’estero
Nelle pubblicazioni scientifiche si usa ringraziare collaboratori e finanziatori alla fine, in un paragrafo intitolato "Acknowledgements". All’importante "Symposium on Discrete Algorithms" di quest’anno tre ricercatori italiani hanno inaugurato gli "Unacknowledgements", cioè i "Mancati ringraziamenti", scrivendo alla fine del loro articolo:
Non sarebbe male se si diffondesse quest’uso di lavare i panni sporchi davanti a tutti (via Chato).
“And the winner is…”
Non vorrei sbagliarmi, ma questo è il primo volantino/comunicato militante in cui si usa la metafora compagni/popolo Na’vi. Temo sia il primo di una lunga serie. Io ci sono stato: Belluno non è come Pandora proprio per niente.
Madonna quanto odio Avatar.
Esportare la meritocrazia
Quest’anno, i meglio Oscar se li contenderanno un filmone chiaramente anti-imperialista e un filmone chiaramente filo-imperialista. Li ho visti entrambi, e premierei il secondo senza alcun dubbio.
Haiti, sciacalli in azione
Il giallo del burro
La margarina era bianca, e il burro era giallo. Ora è il contrario. Ecco perché.
Adesso ce lo dici?
Per anni, noi linuxari abbiamo frantumato i maroni a tutti dicendo "Oh, guardate che FREE non significa GRATIS: è che noi siamo italiani morti di fame e pensiamo subito ai soldi. Ma FREE significa molto di più, ha a che fare con la LIBERTÀ etc".
E adesso Stallman viene in Italia (a Napoli, tra l’altro, ma non voglio fare battute razziste) e ci dice che in realtà FREE significa proprio GRATIS, perché gli americani pensano subito ai soldi, mica come gli italiani. Anzi, ora che ha scoperto la parola LIBERO, userà quella.