Ma vi pare il momento?

"Il lavoro ordinario non basta più. I ritmi
ortodossi sono troppo lenti. Le liturgie della casa sono stantie. I
cartellini da timbrare sono sempre più falsati". "L’imborghesimento
ci tenta in continuazione (…) e arriva persino a
coinvolgerci in scellerate trasversalità ammantate di riformismo. I
nostri valori fondanti rischiano di vacillare sotto i colpi della
sfiducia e di un neorelativismo che intossica le nostre coscienze
per condurci verso la più colpevole accidia (…) bisogna cambiare passo. Bisogna muoversi
subito (…) Serve un supplemento d’anima".

Dai, è un pesce d’aprile per prendere per il culo Ratzinger e la pedofilia dei preti, vero?

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Reclaim your social network

Facebook ha minacciato vie legali contro Pete Warden, un informatico che aveva raccolto dati pubblici sulla rete sociale di Facebook e voleva mettere a disposizione dei ricercatori l’intero database. Dal punto di vista legale non è una notizia, perché tutti i social network vietano di raccogliere dati sistematicamente attraverso il proprio sito, anche se pubblici. Però, i ricercatori lo hanno sempre fatto (pure io), e sostanzialmente le aziende lo hanno tollerato, finora. Basta cercare su scholar.google.com: tutte o quasi le analisi statistiche fatte sui social network sono sostanzialmente ricerche pirata, eppure sono firmate con nome e cognome da scienziati tutt’ora a piede libero.

In fondo, la possibilità che quei dati servano a scopi commerciali concorrenti è risibile, e qualche idea interessante dai ricercatori può sempre uscire. Tra l’altro, Google, Yahoo! e compagnia hanno ormai grandi centri di ricerca che collaborano con università e altri centri pubblici, per cui mantenere segreti i dati e allo stesso tempo partecipare alla comunità scientifica è sempre stato difficile.

La presa di posizione di Facebook, perciò, è un bel problema. Per la sociologia, la relativa disponibilità di dati in così grande quantità attraverso Internet era una manna, e prometteva rivoluzioni scientifiche. Idem per l’informatica, la fisica, la matematica che studiano le relazioni sociali con modelli matematici (che devono essere confrontati coi dati, altrimenti che modelli sono?). Non che io ami la raccolta di dati personali via Internet: ma detesto
ancora di più che Facebook lo possa fare per vendere pubblicità, la
polizia per schedare i sospetti, la Telecom per i fatti suoi, e i
ricercatori (che rispettano la privacy e non hanno scopo di lucro) no. Ma magari così i ricercatori scendono dalla torre
d’avorio e capiscono che la scienza non è neutrale rispetto agli interessi che la circondano. Insomma, ce n’è abbastanza per un boicottaggio anti-Facebook. Comincio io, che non mi ci sono mai iscritto (quasi).

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Un dettaglio

Napolitano non ha firmato il DDL sul lavoro che prevedeva, nella sostanza, l’aggiramento dell’articolo 18 nei casi di licenziamento senza giusta causa, attraverso un arbitrato. Insomma, una buona notizia. Però il DDL conteneva un altro provvedimento relativo al lavoro di ricerca nelle università.

Piccola premessa: i tagli all’università prevedono che per sostituire chi va in pensione si possano assumere ricercatori a tempo determinato o indeterminato senza distinzioni. E, come si sa, quando si può scegliere tra un contratto precario e uno stabile, i baroni non ci pensano due volte. Nel DDL sul lavoro era stata introdotta una modifica, in uno dei rari casi in cui il PD aveva sconfitto in aula la maggioranza. Secondo l’emendamento i soldi derivati dai pensionamenti dovevano essere investiti tutti in posti stabili. Ora, con la bocciatura del DDL, torna la possibilità di sostituire lavoro stabile con lavoro precario. E non è una buona notizia (per me, almeno).

Pare una bazzecola, vero? In Francia, contro una misura praticamente identica, si era sollevato l’intero mondo della ricerca fino alle dimissioni di tutti i direttori di ricerca del CNRS. Vedremo.

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Neri per caso

La riforma del sistema sanitario consentirà a tutti gli americani di accedere alle cure, con maggiore rispetto del principio di uguaglianza. Ma, come racconta il New Scientist, la riforma contiene anche un sostegno speciale alla ricerca sulla farmacia personalizzata, cioè sugli effetti dei farmaci su gruppi razziali, etnici, di genere, di età e profilo genetico diversi. Perciò, grazie a Obama tutti gli americani potranno curarsi ma, in un futuro non lontano, a ciascuno verrà data una medicina diversa. Adesso non fate il paragone tra Obama e il sistema sanitario, e Rosa Parks e gli autobus, sennò non ne usciamo più. 

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Il fascino del “fai da te”

Roland e Sieglinde Kaspar sono due pensionati tedeschi di 74 e 79 anni. Dal 1990 al 2005 hanno affidato i loro risparmi al consulente finanziario James Amburn. Si fidano, lo conoscono da 25 anni: con i loro soldi, Amburn compra immobili in Florida. Poi arriva la crisi del mercato immobiliare americano, e il loro gruzzoletto evapora. Non capita solo a loro: anche a un’altra coppia di amici, e a un quinto sventurato, è successa la stessa cosa. In totale, due milioni di euro bruciati. I risparmi di una vita da mediano, lavorando come Mattheus.

Roland Kaspar, che di lavoro faceva l’architetto, ha un piano: rapire il consulente e farsi restituire i soldi persi. Detto, fatto: il 16 giugno 2009 lo aspettano sotto casa, lo picchiano, lo chiudono in una cassa, lo ficcano in un’Audi 8 Saloon e lo portano in una cantina in Baviera, a 500 km di distanza. Amburn viene incatenato e picchiato ancora con la gamba di una sedia. Lo bruciano con le sigarette. Lo obbligano a fare un bonifico da due milioni di euro sul conto dei pensionati. Amburn riesce anche a scappare in mutande ma gli anziani lo inseguono con l’Audi, lo riacchiappano e lo picchiano di nuovo fino a rompergli due costole. Si convince che lo uccideranno.

Amburn però ha un’ultima carta da giocare: è mezzo tedesco e mezzo americano, e conosce l’inglese meglio di loro. Li convince a lasciargli inviare un ordine finanziario via fax un po’ strano, per chi sa come si scrive "polizia" in inglese: "Sell 100 call pol.ICE", c’è scritto sul fax. Dopo quattro giorni di sequestro, quaranta agenti speciali anti-terrorismo irrompono nella cantina, liberano Amburn e arrestano i cinque pensionati. Ieri sono stati giudicati da un tribunale di Berlino. La condanna più pesante è toccata a Roland: sei anni di prigione per sequestro e lesioni.

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Quindi anche gli scioperi della fame di Pannella…

Avevo sempre pensato che il trofeo Tartaruga, in cui un passeggero di mezzi pubblici, una bicicletta, uno scooter e un’automobile gareggiano nel traffico di una grande città, fosse una trovata propagandistica di Legambiente, e che il risultato fosse deciso a tavolino. Non avrebbero mai fatto vincere un’automobile, per dire. Invece, da come ne parlano gli stessi partecipanti sul blog ditrafficosimuore.org, la gara è vera. Per la cronaca, quest’anno ha vinto la bici.

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Era ora

Nonostante una pluridecennale storia di scandali, disinformazione e corruzione, solo in questi giorni alcune riviste scientifiche hanno deciso di non pubblicare più ricerche finanziate dalle multinazionali del tabacco.

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Lapsus freudiano

(l’originale, ora corretto, era qui)

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Cristiani rinati

I creazionisti americani, quelli che vogliono che nelle ore di biologia insieme a Darwin si insegni la Bibbia, ultimamente erano un po’ in crisi. Ora riprendono vigore grazie a un nuovo gioco: combattere perché nelle scuole americane si insegnino teorie alternative a quella del cambiamento climatico. Secondo Debora MacKenzie del New Scientist molto dipende dall’industria editoriale: siccome il Texas, stato notoriamente tradizionalista, è il principale mercato dei libri scolastici negli USA, qualsiasi panzana gradita agli evangelici texani finisce rapidamente nei sussidiari e si finisce per prenderla sul serio.

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Non è tutta colpa di Alberoni

Guido Martinotti ha scritto un lungo requiem per la sociologia italiana. Se non volete leggere tutto il pezzo, che è divertente assai, sappiate che l’assassino è De Mattei – quel De Mattei. Ne è nata una promettente discussione online, a cui stanno partecipando diversi pezzi grossi della sociologia. Se volete dire la vostra.

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