Disturbate il manovratore

"Catastrofismo più tecnofobia uguale bufala", scrisse il blogger Keplero a proposito del buco nero potenziale del CERN. Molti in Italia biasimano l’oscurantismo irrazionale che alimenta teorie del complotto, catastrofismi e cartomanzie. Biotecnologie, staminali, energia nucleare sono lì che attendono solo un cenno per salvarci la vita, e noi ancora a menarcela con certe seghe mentali?

Ma non è scontato che l’oscurantismo sia davvero residuale, destinato all’estinzione anche se duro a morire. Se fosse così, basterebbe aspettare. Ma a me pare invece che sia l’altra faccia dello scientismo. Chi venera la Scienza la solleva da ogni critica: l’adesione fideistica, però, si rovescia assai facilmente nel suo opposto, l’oscurantismo irrazionale. In altre parole, non ci si stupisca che si paventi l’Apocalisse, visto che il bosone di Higgs è soprannominato "la particella di Dio". Perciò, se volete fare un favore alla scienza, non inginocchiatevi più davanti agli Scienziati: parlatene male, ogni tanto. 

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Sarà un sondaggio che vi seppellirà

Il premier giapponese Fukuda si è dimesso dopo un calo di popolarità nei sondaggi, scesa al 29%. Una crisi di governo dopo un sondaggio sembra un’aberrazione della politica al tempo di Bruno Vespa. A me, invece, pare un buon segno. È un’embrionale realizzazione di una rivendicazione classica dell’"anarchismo riformista" (bum!) al fine di rendere più tollerabile la democrazia borghese: la revocabilità del mandato rappresentativo. Invece di contare un giorno ogni quattro anni, gli anarchici propongono che il popolo interrompa il mandato ai singoli rappresentanti, rivotandoli quando pare a lui senza aspettare legislature, rimpasti, verifiche, sfiducie costruttive e altre liturgie. La tendenza attuale è opposta: si dice che un bravo politico deve essere impopolare. Che la plebe abbia bisogno di un padre padrone che sopporti le lagne senza
curarsene e riscuota il meritato consenso solo alla fine della
legislatura. Ma è solo disprezzo per i sudditi, incapaci per natura di capire cosa sia meglio per sé. Come se l’unico modo di conquistare consenso fosse la demagogia.

Certo, gli anarco-sondaggi vanno fatti bene, ma non è poi così difficile. Quasi
tutte le statistiche ufficiali, in tutto il mondo, sono basate su
sondaggi a campione. Se sapessi che rispondendo ad un call center potrei far cadere un governo, non bestemmierei quando il telefono squilla alle 10 di mattina e io ancora dormo, come sanno tutti tranne Luisa di Sky, Carlo di Telecom Italia e Chiara di Wind. 

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Verso un sindacato dei target

Le notizie sui giornali, si sa, sono confezionate perché piacciano al pubblico individuato dagli inserzionisti. Si individua un target pubblicitario, e poi si fa l’informazione che si presuma interessi a quel "target". Perciò, ciò che è scritto su un giornale mostra ai lettori cosa succede nel mondo tanto quanto mostra al mondo (del marketing) chi sono i lettori del giornale.

Perciò, quando ho letto di Putin che spara a una tigre nella foresta siberiana e salva una troupe televisiva – a prescindere dalla messinscena – mi sono interrogato parecchio. Non è semplice propaganda, come quella di Mussolini mietitore a torso nudo. Va oltre. E’ come se Mussolini avesse fatto la Salerno-Reggio Calabria in mietitrebbia su una ruota sola: roba surreale, da chiedersi che abbiano in testa gli uomini potenti di oggi, che droghe usino nel tempo libero, se di notte non si travestano da Superman per spaventare le vecchiette.

Gli inserzionisti chi sono: editori di manga o pusher di LSD? Mi sono un po’ sentito un po’ offeso, nella mia identità di "target". Io, comunque, quella notizia sono andato a leggerla. Chi ha ragione, allora?

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Glielo incarto?

Secondo Corriere.it, Chrome sarà disponibile in oltre cento paesi. Ma perché, lo distribuiscono in edicola?

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Crisi internazionale

Rosanna Cancellieri è stata derubata a Ostuni. Si è incazzata, ha dichiarato "Ostuni è come l’Africa" e Ostuni si è offesa. Mi piacerebbe sapere che ne pensa l’Africa.

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Allora Grillo ve lo meritate

Ci sarebbe da dire su Alitalia: gli esuberi, e il piano industriale del governo presentato senza sapere se un gigante come Air France ci starà o no. Ma l’opposizione tace. Nemmeno il "ministro ombra" competente, Matteo Colaninno, dice nulla. Forse perché Berlusconi metterà Alitalia nelle mani di suo padre Roberto?

Il PD è riuscito in un’impresa impensabile: nel paese in cui il premier si chiama Silvio Berlusconi, il conflitto di interessi ce l’ha l’opposizione. Chapeau. 

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C’era una volta via Poma

Quest’anno, i monti hanno spodestato i pitbull

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Blindati d’agosto

La Sapienza d’agosto è una landa desolata. Non ci sono studenti, non ci sono impiegati, qualche ricercatore si aggira sotto il sole. Non è un parcheggio come d’inverno. È bella, in questo periodo.

Sotto il Rettorato ci sono i blindati. Mandare l’esercito a sorvegliare la deserta Sapienza agostana dev’essere una mano tesa ai militari imboscati e fannulloni. I mezzi sembrano vecchiotti: hanno dovuto tirar fuori dai garage i cellulari in disuso per fare scena, penso. Questo è un governo furbo. Berlusconi ha capito che d’agosto si può sparare qualsiasi cazzata, tanto nessuno controlla: il militari nelle strade, l’Alitalia, la monnezza sparita.

Che invece c’è ancora. Pure qui alla Sapienza. Davanti a Giurisprudenza, per esempio, c’è una discarica a cielo aperto: armadi, lavagne, assi di legno ammucchiate per smaltimenti estivi. Ancora non puzzano. C’è anche una Cinquecento rossa che avrà quarant’anni, parcheggiata accanto alla monnezza. È perfetta, con la targa originale degli anni sessanta. Ma vicino a scartoffie più o meno coetanee, è a rischio rottamazione pure lei. Mi ricorda quella con cui ho imparato a guidare io, morta in un incrocio contro un’altra Cinquecento quando avevo ancora il foglio rosa. Non avevo imparato benissimo.

Qualche striscione sbilenco pende dalle finestre di Giurisprudenza. I collettivi in vacanza lo avranno dimenticato appeso. È il segno del calo di tensione politica dell’università, e non è solo una questione estiva. "La legalità sono gli studenti", dice lo striscione. Fa un po’ "don Ciotti", i collettivi rifondaroli sono a corto di idee ma contro Alemanno e La Russa bisognerà pur dir qualcosa. Un altro striscione piove da Lettere. Si legge "lezioni" e "popolari". Uhm, mi avvicino. "Vogliamo le lezioni popolari", c’è scritto. Questo non me lo ricordavo. Una scritta ancora fresca su un muro cita "Mao Tse-Tung 1927". E mi pare proprio strana, per essere agosto 2008.

Poi capisco tutto.

I vecchi blindati, gli armadi ammucchiati sotto Giurisprudenza, la Cinquecento, gli striscioni: alla Sapienza, d’agosto, stanno girando un film sul Sessantotto. Quarant’anni sono passati inosservati e la Sapienza e il suo marmo sono un set perfetto. Oppure è la realtà che non è cambiata granché: se fosse stato per i blindati, la monnezza e la Cinquecento, non ci avrei trovato nulla di strano. Solo gli slogan politici appaiono fuori luogo. Anche perché sono di una bruttezza rara. Oggi gli studenti privilegiano la qualità nelle scritte e negli striscioni, rispetto alla quantità. Hanno slogan ficcanti, ma ne hanno pochi, pochissimi. 

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Campa cavallo

Secondo me, finché si dirà "Più morti bianche che omicidi" continueranno ad esserci più omicidi sul lavoro che fuori.

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Tutta invidia

Secondo me questi che vanno due mesi in vacanza in Cina per fare i coatti, e sempre per fare i coatti:

– scrivono sul blog perché tutti sappiano che "mica vado in vacanza a Ladispoli dal 12 al 19 agosto, io" (io probabilmente sì).

– usano tastiere americane "perche’ il laptop me l’ha regalato Stallman una volta che eravamo a S. Francisco e ci siamo ubriacati con l’Ubuntu Cola" (io ho provato una volta a portarne una lattina da Southampton e le guardie all’aeroporto me l’hanno sequestrata)

– però ci installano i font cinesi perché ormai, "be’, praticamente ormai sogno in cinese" (dopo 36 ore di Cina passate esclusivamente con italiani che conoscono da vent’anni)

– però non si degnano di scrivere perché, è, cioè eccetera "perche’ fa troppo correttore di MsWord" (mentre invece non saprebbero farlo)

sono di uno snobismo insopportabile.

Se fossi un admin di Autistici, bannerei il loro blog. Ora mando una mail all’admin.

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